-SPECIALE SWITCH OFF PIEMONTE EST-
Autore Messaggio Discussione postata il 28/12/2010 @ 16:41
Titolo : -SPECIALE SWITCH OFF PIEMONTE EST-
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- SPECIALE SWITCH OFF PIEMONTE EST - A distanza di un mese circa dallo switch off dell' Area Tecnica 3 Piemonte (AT3P) , iniziamo a tirare le somme del passaggio definitivo al digitale terrestre nella nostra Regione (si valuteranno anche le ripecussioni nell' AT1), consapevoli che i lavori di ottimizzazione dureranno ancora per molte settimane se non per mesi.
Ringraziamo i lettori per le segnalazioni . E' necessario confrontare le notizie precedenti. Le considerazioni riguardano solo ed esclusivamente il Piemonte, salvo diversamente specificato.
Ricordiamo che non tutti i ricevitori in commercio sono in grado di decodificare correttamente le sfn, questa problematica, per quanto importante, non viene presa in considerazione per le valutazioni che sono espresse come sintesi estrema.   

RAI : come previsto la sconsiderata   decisione di continuare imperterriti - quasi nel 2011 - a diffondere verso il Piemonte da una stazione storicamente problematica e gravemente inadeguata come M. Penice (PV/PC) sta causando gravissimi problemi nella Regione, soprattutto nelle province di Torino e Cuneo, dove per una quindicina di giorni il Mux 3 è stato trasmesso non sincronizzato con Torino Eremo,   oscurando in vastissime zone il segnale, compreso ovviamente quello di Rai 4 che notoriamente ha in palinsesto programmi seriali. Prosegue tuttora la mancata sfn Torino - Penice del Mux 2 sul Ch 30 (e naturalmente mancano comunicazioni sulla tempistica della sincronizzazione) mentre non è stato acceso (se non per poche ore con conseguenti disastri nell' AT1) il Mux 4 (40).
All'estero* ciò avrebbe comportato sanzioni pesantissime, nella migliore delle ipotesi, ma in Italia   non succederà niente.   
A tutto questo si aggiungono incredibili errori che dimostrano ulteriormente l'inadeguatezza di chi sta gestendo, anche tecnicamente, la transizione: proseguono infatti (era già avvenuto con lo Switch Over) le diffusioni del Mux 1 piemontese (TGR Piemonte) e di quello lombardo (TGR Lombardia) con gli stessi parametri identificativi (SID,PID etc) che "confondono" i ricevitori, i quali spesso sintonizzano il Mux regionale errato. Inoltre, l'assegnazione da parte del Ministero del Ch 22 dal Penice anche alla piacentina Telelibertà, interferisce in alcune zone   il Mux 1 Rai del Piemonte. Non in tutte le aree della Regione risulta perfezionata la sincronizzazione dei Mux 1 e 3 tra le varie postazioni. Assistiamo quindi, per l'ennesima volta, ad un "film" già visto e stravisto : le lamentele degli utenti e delle Istituzioni piemontesi verso Rai Way (che certo alla nostra Regione non ha mai dato una diffusione efficiente e capillare) e all'aggravamento della ricezione del telegiornale regionale nel Nord Piemonte con conseguenti proteste (che novità!) degli utenti e degli Enti Locali novaresi.   Da notare infine che l'utilizzo (chissà perché) di un FEC a 5/6 sul Mux 1 in sfn   può rendere problematica la ricezione nelle zone più lontane dai diffusori ed in generale dove ci sono problemi di sincronizzazione. Va da sé che le varie Authorities* (che dovrebbero tutelare gli utenti) non avrebbero mai dovuto consentire l' utilizzo del Penice verso per il Piemonte mentre, al contrario, hanno tranquillamente avallato il tutto concedendo addirittura "canali cerotto" temporanei   (ad es. il 54 di Asti) per consentire l'operazione.

* Il CSA, il regolatore francese, è intervenuto per molto meno - riguardo la sfn - verso la TDF, la società che gestisce i principali trasmettitori d' Oltralpe tra l' altro in regime misto analogico / digitale.   

MEDIASET : l'inevitabile ridimensionamento (anche per evitare i disastri di cui sopra e peraltro ampiamente pubblicizzato da Elettronica Industriale agli addetti ai lavori) della postazione di M. Giarolo, sta causando problemi di ricezione nelle zone che in precedenza avevano le antenne orientate sulla   stazione alessandrina sia nell' AT3P, sia in determinate zone dell' AT1.   In questi casi si sono ottenuti validi risultati variando l'orientamento delle antenne soprattutto verso Torino, Corio, Valcava (BG), Azzano e La Morra (su quest'ultima postazione sono in corso migliorie sui sistemi radianti).   In parte della provincia di Alessandria (sulla città e dintorni si nota a livello strumentale anche non professionale il drastico calo di potenze, in alcuni casi con sistema ricevente non adeguato ciò comporta problemi, ma in linea di massima la ricezione è buona talvolta anche con antenne interne),   i disagi sono   attribuibili alle difficoltà di sincronizzazione tra il Giarolo , Bricco dell' Olio, Torino e   Valcava (BG), una sorta di "tempesta perfetta".   Poiché la postazione collinare di Bricco dell' Olio   diffonde   (nel rispetto delle "specifiche" della sfn, ma non della configurazione di bacino di zona) in polarizzazione verticale, la si varierà alla consueta orizzontale per consentire un maggior guadagno agli impianti riceventi. Per le zone dell' AT3P rimaste completamente scoperte si dovranno valutare attivazioni di micro tx (gap filler).
L'assoluta tutela   della postazione di Torino - Colle Maddalena nei confronti del Giarolo   non ha causato nessun problema interferenziale
all 'AT1, ad eccezione di alcune   limitatissime zone leggermente interferite (echi) da Valcava (BG), postazione lombarda che però risulta utile in determinate "zone d'ombra" del torinese e cuneese.   
Qualche problema ci viene segnalato sul Ch 36 di MDS 2 nell' AT 1, presumibilmente a causa delle limitazioni   imposte in passato al diffusore torinese   per diminuire le interferenze all'isocanale di Rai 3 Piemonte dal Penice, mentre MDS 6 sul Ch 58 fa servizio primario al momento solo su Torino e dintorni, con le inevitabili proteste dei tanti utenti non serviti.   

   
TIMB :   la situazione è in via di assestamento in svariate zone, le potenze utilizzate dal Giarolo sono   superiori a quelle di Mediaset, ma ovviamente infinitamente inferiori a quelle usate in analogico, per questa ragione, anche in questo caso, è stato necessario orientare (in alcune zone) diversamente le antenne riceventi. La recente modifica al sistema radiante - sempre del Giarolo - a tutela dell' AT 1 ha reso decisamente più efficienti i Mux, anche   perché ci sono tutti i presupposti per una efficace sfn. Nei capoluoghi e nelle   zone più popolate non ci vengono segnalati particolari problemi, in alcune altre la situazione non è ottimale sempre a causa di segnali provenienti da troppe postazioni. Molte considerazioni espresse per Mediaset, valgono anche per Telecom.   


RETE A : i due Mux del Gruppo Espresso iniziano ora ad avere una diffusione molto valida sull'intera Regione ponendosi certamente come il quarto operatore di rete per capillarità ed efficienza. Regolarmente operativa la sfn tra Torino e Ronzone, attivati da poco i diffusori per la bassa e media Valle di Susa.


ALTRE EMITTENTI: allo stato attuale nessuna emittente opera in modo efficace (assenza di sincronizzazione o ritardi non settati correttamente, sistemi radianti con potenze troppo elevate) tra le postazioni di Torino - Colle Maddalena e quelle alessandrine di Giarolo e Ronzone, in queste condizioni non è per noi possibile fare valutazioni , mancando il presupposto basilare per l'efficienza di rete in vaste aree della Regione. Solo Telecupole si pone in una situazione di privilegio operando ora indisturbata attraverso i diffusori di Torino e Giarolo in MFN (64 e 66).
Al di là di chi ha rinunciato   definitivamente all'accensione per ragioni tecnico/economiche, alcuni impianti sono tuttora off, segnaliamo in particolare Telenova sul 59 dal Ronzone (che interferirà la "sorella" Telesubalpina da Torino, salvo sorprese dovute al buon senso) e soprattutto il   Ch 61 sempre dal Ronzone di Quinta Rete (Gruppo Telestudio) che andrà a scontrarsi (salvo modifiche del masterplan) con il Mux torinese di Videogruppo (Gruppo Mediapason).

In conclusione , se da una parte quasi tutti i vari broadcasters potranno nel corso del 2011 ottimizzare i propri segnali la RAI, non disponendo della necessaria impiantistica nella Regione, dovrà adottare soluzioni di compromesso dal Penice. Si pone quindi, ancora una volta, il problema della corretta diffusione delle reti del servizio pubblico , ma si certifica anche la distanza tra il Piemonte e la televisione di Stato romana.

Giovanni Gho